Anche nella nostra città, così come da ormai un anno avviene nel resto del Paese, è iniziata la mobilitazione per chiedere la riapertura – in sicurezza, s’intende – di scuola, nidi e la giusta centralità che gli deve essere riconosciuta fin da subito!
Il Movimento Scuola Aperta
Il “MovimentoScuolaAperta”, formato da diversi gruppi di genitori\moltissime famiglie, uniti\e si è dato come obiettivo la priorità della scuola come luogo fondamentale per lo sviluppo delle comunità di abitanti, la volontà di restituire centralità ai più piccoli e di rimettere al centro il valore educativo nei territori e nell’intero Paese. Lo scopo primario è quello di richiedere l’apertura immediata di tutte le scuole, di ogni ordine e grado. La DAD – Didattica a distanza non è scuola e questo periodo di vuoto sta diventando sempre più insostenibile, anche per l’enorme difficoltà da parte delle famiglie di conciliare a casa smart working e supporto dei figli – o peggio, per quelle lavoratrici e lavoratori che non possono lavorare da casa ma per i cui figli non è previsto il diritto alla didattica in presenza. Per questo le scuole devono riaprire subito e non chiudere mai più. Le dichiarazioni di questi giorni, che prospettano invece il contrario, non fanno che aumentare il nostro desiderio di ribadire e ripetere a gran voce “Riapriamo la scuola ora!”.
Allo stesso tempo, il Movimento Scuola Aperta vuole restituire centralità alla scuola ri-progettando nuovi modelli di intervento e per trovare nuove risorse per la scuola. Il Movimento si rivolge infatti alle Istituzioni Nazionali, Regionali e Locali, facendo partire la propria voce dal territorio di Cinisello Balsamo, per chiedere e trovare nuove soluzioni che impediscano ulteriori chiusure delle scuole. Tra queste, anche la proposta di svolgere le lezioni all’aperto, di avviare percorsi di vera e propria outdoor education sfruttando gli spazi verdi disponibili sul territorio, sia pubblici che privati.
Crediamo sia il momento di non rimandare ulteriormente e prendiamo una posizione netta e di impegno in tal senso; il rischio concreto è, infatti, qualora la situazione sanitaria non migliorasse, quello di ritrovarsi senza certezza di continuità scolastica per i nostri figli se non addirittura di rivedere le comunità scolastiche chiuse fino a Settembre. Le generazioni di studenti hanno già perso un anno e diversi mesi di scuola, tempo che solo con estrema fatica potrà essere recuperato in futuro.
Dopo il successo del primo FlashMob, il Movimento ha deciso di continuare a farsi sentire, impegnandosi ancora affinché le loro richieste vengano ascoltate.
Pertanto, ogni Venerdì saranno in piazza Gramsci, dalle 18 alle 19, con il fermo obiettivo di porre la giusta attenzione nei riguardi della scuola e di tutti i bambini, ragazzi e adolescenti che ne fanno parte.
SOS: gli asili nidi non si chiudono senza alternative
Al tempo stesso, a livello metropolitano, è partita da lavoratrici e lavoratori, genitori e famiglie, abitanti dei quartieri la campagna per chiedere la riapertura in sicurezza degli asili nido.
Ecco cosa rivendicano:
Ampliamento dei bonus e tutele d’emergenza previsti:
– Bonus babysitter universali per tutte le categorie di lavoro
– Congedi al 100%
Tutela del 100% degli stipendi di lavoratrici e lavoratori dei servizi all’infanzia e scolastici di tutto il comparto (educazione, pulizie, ristorazione):
– Istituzione di un unico ammortizzatore sociale comune che garantisca il 100% dello stipendio
– Istituzione di un reddito incondizionato e universale di base che tuteli tutte le figure atipiche e precarie che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali
Cancellazione degli affitti di locazione degli spazi associativi per i periodi di chiusura della zona rossa per gli spazi pubblici e comunali, e intervento pubblico di mediazione per gli affitti di spazi privati e tutela dei locatari, con conseguente blocco degli sfratti
Riapertura delle scuole e degli asili in piena sicurezza:
– Dispositivi di precauzione individuali gratuiti per chi lavora e chi attraversa gli spazi educativi e scolastici;
– Tracciamento territoriale con attivazione di presidi sanitari e presenza di medici negli istituti scolastici e nei servizi per l’infanzia;
– Tamponi gratuiti, rapidi e molecolari, per chi lavora e chi attraversa gli spazi educativi e scolastici
– Serietà nel proseguire con rapidità nel piano di vaccinazione nazionale e regionale in generale e per tutto il comparto scolastico e dell’infanzia, con garanzie per lavoratori e lavoratrici, familiari di bambin* con disabilità e fragili e tutt* le figure che attraversano i servizi
– Ampliamento degli edifici scolastici ed educativi, attraverso la rapida riattivazione e messa a disposizione degli edifici e stabili vuoti e utilizzabili di proprietà pubblica.
Potenziamento dei mezzi pubblici ATM negli orari di punta per ridurre i sovraffollamenti
a Milano servono subito +1.000 nuovi posti nei servizi educativi per la fascia 0/6 anni e nel prossimo biennio un piano strutturale di potenziamento dei servizi all’infanzia per eliminare le classi pollaio.