Quando gli esclusi si riprendono le strade: note sul corteo del 9 ottobre

Sabato 9 ottobre, come promesso, ci siamo ripresi le strade di Cinisello Balsamo: lo abbiamo fatto assieme innanzitutto agli abitanti dello Spazio 20092 e alle persone che da quasi un anno seguiamo con il progetto della Brigata di Solidarietà Popolare “Orso”, con le famiglie dell’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni, con cinisellesi solidali e le realtà sorelle arrivate da Milano – Brigata di solidarietà popolare di Milano Sud, ZAM di Gratosoglio, collettivo Off Topic, Ri-Make di Affori, Boccaccio di Monza, Brigata Abd El Salam di Corvetto, Comitato Abitanti di San Siro, Comitati di Lotta per la casa e l’Assemblea milanese di lotta per la sanatoria. E l’immancabile Banda degli Ottoni, che ha accompagnato la nostra marcia popolare per le vie cittadine.

Quella di sabato è stata la seconda tappa del percorso di opposizione al minacciato sgombero dello Spazio 20092 e in difesa del diritto all’Abitare, dopo i presidi di giugno davanti via Cremona e l’iniziativa pubblica del 3 luglio scorso in piazza Costa.

Oltre 300 persone hanno manifestato in difesa dell’esperienza abitativa e sociale di autogestione di via Cremona, che negli anni ha ospitato decine di persone sfrattate ingiustamente, fino alle 50 attuali, ridando loro dignità e la possibilità di vivere, lavorare, far studiare i propri figli. Esperienza ora sotto minaccia di svendita da parte del Tribunale di Monza, assieme anche al progetto della Brigata Orso (che attualmente, anche grazie al supporto di Emergency e del programma Nessuno Escluso, copre il bisogno di oltre 60 nuclei – oltre 200 persone) e all’esistenza stessa di una opportunità di libera socialità gratuita su un territorio sempre più deprivato culturalmente come il nostro.

Ma la manifestazione ha voluto mandare anche un messaggio più ampio: non è solo lo Spazio 20092, ma un’intera fascia di popolazione emarginata che rappresenta quella povertà “nascosta” dai comunicati ufficiali del Comune e ignorata dai governanti locali e nazionali. A Cinisello abbiamo un grosso problema e si chiama casa, bisogno e diritto umano fondamentale e al tempo stesso spesa principale del reddito da lavoro – e in particolare, per il lavoro saltuario, sottopagato, in nero – non solo dei ceti più poveri ma anche per quei figli della classe media, studenti e precari, che non possono accedere a un mutuo se non con l’appoggio dei genitori e per cui l’affitto è insostenibile.

Prima del corteo abbiamo condiviso una panoramica della situazione abitativa a Cinisello Balsamo, con precise richieste che abbiamo dichiarato anche sabato durante la marcia – e che potete trovare qui: https://brigataorso.noblogs.org/un-patto-sulla-casa-per-la-citta-verso-il-corteo-del-9-ottobre/ 

Le ribadiamo ora qui: ci rivolgiamo al Comune di Cinisello Balsamo, all’intero governo della Città Metropolitana di Milano e ai Comuni che ne fanno parte, alle Cooperative di abitanti (e a Uniabita in particolare), perché venga siglato un Patto sulla Casa per rispondere all’emergenza abitativa attraverso:

  • un controllo collettivo del prezzo degli affitti con l’introduzione di un nuovo canone sociale
  • l’assegnazione dello sfitto
  • il censimento degli immobili vuoti e loro riconversione abitativa
  • lo stop alla vendita del patrimonio pubblico
  • il censimento dei multi-proprietari ed esproprio per pubblica utilità degli appartamenti tenuti vuoti
  • blocco degli sfratti fino all’istituzione di una graduazione degli sfratti, con garanzia di passaggio da casa a casa
  • riconversione della politica delle cooperative verso la proprietà indivisa

Se vogliamo invertire la tendenza di impoverimento ed emarginazione dei nostri territori e reclamare un pieno accesso al diritto alla città e ai Servizi pubblici essenziali (socio-sanitari, educativi, culturali, medici), riteniamo che questi siano i punti di partenza imprescindibili verso un contesto di giustizia sociale. Non solo per noi, ma per tutti e tutte.