Sabato 5 novembre scenderemo in strada le compagne e i compagni del Foa Boccaccio a Monza: quel giorno infatti un grande corteo attraverserà le strade di Monza al culmine di un percorso di assemblee pubbliche in cui si sono confrontate realtà sociali, studentesche e sindacali attive sul territorio. Si è condivisa l’urgenza di rispondere in maniera unitaria al grave contesto locale e globale, costruendo le basi per un duraturo percorso di lotta contro disuguaglianze sociali e politiche di devastazione ambientale.
Per noi è giusto e naturale convergere da Cinisello per portare anche il nostro percorso e le nostre lotte nella manifestazione monzese: dopo il presidio dello scorso 15 ottobre sotto il Comune, proseguiamo con la mobilitazione #NonCiFaremoSpegnere contro il distacco della corrente elettrica alla comunità dello Spazio 20092 e per rivendicare il #Pattoperlacasa che da un anno e mezzo rivendichiamo assieme alla Brigata Orso. Quella richiesta di risoluzione della questione abitativa tramite regolazione degli affitti, istituzione di alloggi d’emergenza, garanzia di passaggio da casa a casa è ora ancora più urgente data l’emergenza energetica e il caro-bollette che darà una nuova spinta a una crisi abitativa che da 8 anni denunciamo come principale urgenza sul nostro territorio e in quello metropolitano di Milano. A questa situazione, ora si aggiunge la nuova minaccia repressiva con il cosiddetto “decreto anti-Rave” (ma sarebbe più corretto chiamarlo “anti-dissenso”), che si aggiunge agli altri strumenti normativi liberticidi che a livello nazionale e regionale, dai tempi della legge Minniti e della legge Lupi sulla casa (per stare solo sulla storia più recente), puntano a chiudere ogni agibilità alla protesta sociale e trattare le occupazioni per necessità come “problemi di ordine pubblico” o di “salute pubblica” – mentre è proprio l’esistenza di esperienze di autogestione abitativa che impediscono il manifestarsi di questo genere di problemi, come ha reso palese il periodo più duro della pandemia da Covid-19.
Al silenzio prolungato da parte del Comune di Cinisello, si accompagna la minaccia permanente da parte di Enel, per il momento sospesa e rimandata grazie alla mobilitazione che stiamo animando e alla solidarietà ricevuta. Perché la nostra situazione parla di tutte quelle persone che già da anni faticano a pagare affitti insostenibili e a chi cadrà per la prima volta o ricadrà dopo esserne uscito a costo di grandi sacrifici nella morosità per insolvenza sul pagamento delle utenze.
Noi continuiamo a dire che non possiamo e non vogliamo pagare l’energia a un prezzo di mercato speculativo per i consumi dovuti alle attività sociali di autogestione abitativa e di distribuzione di beni igienico-alimentari che operiamo allo Spazio e che vogliamo soluzioni abitative dignitose e nel rispetto dei loro diritti per tutt* le/gli abitanti di via Cremona 10.
Ci vediamo sabato a Monza!