Alcuni giorni fa poliziotti in borghese si sono presentati durante la mattina in via Cremona e, con la scusa di raccogliere informazioni circa le situazioni degli abitanti dello Spazio, hanno approfittato delle poche presenze per entrare e far capire che la procedura di vendita da parte del Tribunale di Monza sta andando avanti. Tra le curiosità che gli agenti si sono voluti togliere c’è anche “come avvengono le assegnazioni delle camere” – neanche ci trovassimo in un fantomatico “Cinisello Grand Hotel”.
Ora, siccome come comunità politica non abbiamo nulla da nascondere e soprattutto la situazione di famiglie e minori che vivono in via Cremona è (o dovrebbe essere) già ampiamente nota ai Servizi sociali del Comune di Cinisello, approfittiamo della visita a sorpresa per denunciare un’ennesima manovra intimidatoria verso collettivo e abitanti e precisare alcune cose:
* Lo Spazio 20092 è uno spazio liberato, centro sociale e realtà abitativa: le persone che vi si ritrovano lo fanno, mosse dal bisogno, in stato di necessità e dalla solidarietà che hanno trovato di fronte a sfratti ingiusti, “morosità incolpevole”, e diritti negati; attualmente sono 50 le persone vi abitano, ma molte di più ci sono passate, in questi anni, in attesa che l’emergenza abitativa si risolvesse in qualche modo.
* Lo Spazio ospita chi ha bisogno, ovviamente secondo la propria capienza fisica e la condivisione di un patto di mutuo soccorso. Si ponessero piuttosto il problema di come (non) avvengono le assegnazione degli alloggi pubblici lasciati vuoti nei caseggiati ALER, INPS e nelle case comunali e come fare affinché anche quelle private ma vuote vengano utilizzate per estendere il diritto alla casa, affinché non sia più conveniente, per i piccoli proprietari, lasciarle inabitate.
* I Servizi sociali sanno perfettamente qual’ è l’emergenza in cui si trovano le famiglie presenti nello Spazio 20092 e anche che per rispondere a tale emergenza abbiamo deciso di occupare lo stabile di via Cremona nel 2015: dovremmo forse ricordare le tante volte che anche dal Comune ci vengono mandate – informalmente, è ovvio – persone sotto sfratto o nuclei in stato di bisogno che si rivolgono alla Brigata Orso.
* Nonostante il cortocircuito figlio della cultura securitaria che interpreta le questioni sociali in qualità di problemi di ordine pubblico – per cui da recente circolare del Ministro degli Interni prefetture e questure hanno il compito di fare censimenti in merito alle occupazioni abitative -, la Polizia di Stato non è un ente socio-sanitario né può sostituire i vuoti delle Istituzioni e le inadempienze di un Welfare sempre più fatto a pezzi: volete informazioni per capire come risolvere i problemi che da anni denunciamo? Si ponessero il problema il Sindaco e la sua Giunta, tra un selfie e un post su Facebook! (Anche se, spesso questa destra, quando si pone i problemi ha dimostrato i disastri e le discriminazioni di cui è capace, dalla Regione Lombardia “all’amichetto” Di Stefano che con le sue politiche criminali, ha collezionato numerose sconfitte, contro i comitati e sindacati di lotta per la casa a Sesto)
* Lo Spazio è lì per restare: anche se auspichiamo che le rivendicazioni nostre e degli abitanti vengano ascoltate (a partire dal Patto per la casa pubblicato di recente) e le politiche abitative possano avere un’inversione di marcia. L’occupazione di via Cremona ospita anche il progetto di solidarietà popolare della Brigata Orso, il Doposcuola e da molti anni è un luogo di ricreazione e socialità libere.
Cinisello non deve essere solo un luogo di supermercati, aziende logistiche, edifici abbandonati e caseggiati dormitorio: reclamiamo il nostro diritto a vivere in un territorio vivo e non solo oggetto delle logiche speculative. Continueremo a portare avanti i nostri progetti, la nostra attività di denuncia e crediamo che il tema dell’emergenza abitativa debba essere riconsiderato nell’agenda politica, sia nei tavoli istituzionali che nel dibattito pubblico, e da questi noi non ci siamo mai sottratti.
LO SPAZIO 20092 NON SI TOCCA, NON CI LASCIAMO INTIMIDIRE DA TRIBUNALI, QUESTURE E COMUNE!