La nostra casa è la città: assemblea e giornata aperta

Negli ultimi più di due mesi seguiti allo sgombero dello Spazio di via Cremona 10 non ci siamo fermat*: vogliamo raccontarlo pubblicamente, condividendo i prossimi passi e presentando il percorso aperto di laboratorio di mappatura degli spazi vuoti e abbandonati in città che abbiamo avviato in queste settimane.

Lo facciamo invitando tutte e tutti sabato 6 maggio in via Alberti 11, presso gli spazi dell’Unione Inquilini a Sant’Eusebio, in una giornata aperta con inizio assemblea alle 16:30 e a seguire un aperitivo popolare.

COSA ABBIAMO FATTO IN QUESTI MESI?

Siamo riuscit* a portare avanti le attività di distribuzione della Brigata Orso e della scuola di italiano per donne; abbiamo continuato a supportare anche le famiglie abitanti dello Spazio che, come già più volte raccontato, si sono viste assegnare case fatiscenti e inadeguate e per cui ALER ha avuto l’indecenza di chiedere il pagamento anche per i mesi precedenti l’ingresso (quel famoso periodo in cui le chiavi non erano state date “in attesa dello sgombero”, parole di ALER stessa).

Lo abbiamo fatto grazie a una incredibile attivazione di solidarietà da parte della città: chi, come il Vi.Be e il Centro di cultura popolare di Sant’Eusebio, ci ha concesso i suoi locali per la distribuzione pacchi alimentari della Brigata Orso o per svolgere riunioni e incontri; ma anche tramite le molte reti informali che hanno reso possibile aiutare le famiglie e i singoli a raccogliere l’occorrente per arredare e rendere vivibili abitazioni consegnate senza cucine, caldaie e con molti lavori da fare – che in teoria sarebbe stati a carico dell’ente gestore, da realizzarsi prima dell’assegnazione.

Inoltre, fondamentale è stato anche il supporto dell’Unione Inquilini, con cui si sta portando avanti il lavoro sindacale di tutela del diritto alla casa anzitutto per questi nuclei ex abitanti di via Cremona e per alcuni del circuito di solidarietà della Brigata.

Abbiamo infine ripreso un lavoro già avviato gli scorsi anni e che ora ci sembra più urgente che mai: un laboratorio di mappatura degli spazi vuoti in città, per raccontare non solo l’impoverimento progressivo del nostro territorio, nella totale indifferenza delle Istituzioni locali, ma anche provare a progettare insieme, dal basso, le possibili e concrete alternative per riappropriarci davvero della città.