Non lasciamo solo nessuno

Mentre i governanti locali e nazionali erano troppo impegnati a “salvare il natale” (consumi, commercio, produzione), l’ennesimo capitolo del disastro sanitario lombardo e nazionale è drammaticamente esploso sotto gli occhi di tutti: scrivevamo giorni fa che siamo consapevoli che all’inizio di questa catena non ci sono i comportamenti individuali e le relazioni interpersonali, quanto l’assenza di una seria pianificazione che tenga conto delle diseguaglianze di accesso al sistema sanitario; la gestione privatistica della produzione e distribuzione del vaccino a livello globale; il tempo (volutamente) perso per aumentare risorse e strutture della sanità pubblica; gratuità e universalità del sistema di tracciamento e protezione individuale (tamponi e mascherine in primis), con sostegno a chi si trova in condizione di isolamento domiciliare.


Come Brigata di solidarietà popolare “Orso” restiamo operativi per interventi di emergenza di supporto a singoli e nuclei già seguiti, che si trovano in quarantena nella nuova ondata Covid-19 e a rischio isolamento totale.


Continuiamo a pretendere:

*vaccinazione totale per tutte e tutti, anche a chi è privo di documenti e/o tessera sanitaria;

*apertura di centri sanitari sui territori – in particolare a Cinisello, nei quartieri di Sant’Eusebio, Crocetta, Borgomisto privi o quasi di medici di base;

*distribuzione gratuita di DPI e somministrazione dei tamponi;

*stop sfratti e assegnazione domicili d’emergenza per chi si trova in condizione di sovraffollamento;

*assistenza medica domiciliare e ripristino programma USCA (Unità speciali di continuità assistenziale), avviato in ritardo dalla giunta Fontana e tagliato in autunno dall’assessora Moratti;

*assistenza anti-isolamento per chi si trova in condizioni di violenza domestica;

*stop a situazioni lavorative prive di sicurezza, con continuità di reddito per i lavoratori.