Via Cremona 10: a 5 mesi dallo sgombero solo il vuoto e aste deserte

Sono passati oltre 5 mesi dal 21 febbraio 2023, giorno dello sgombero dello Spazio 20092. L’urgenza di spazzare via un’esperienza durata 8 anni per mettere in vendita lo stabile a cosa ha portato? Com’è oggi la situazione in via Cremona 10?

Beh.. la struttura è ancora vuota, è tornata a far parte della schiera dei numerosi edifici abbandonati di Cinisello Balsamo.

La prima asta giudiziaria del Tribunale di Monza (base d’asta 664.500 euro) è andata deserta, dopo le tre precedenti tentate dal Tribunale di Milano negli scorsi anni, e non c’è alcun progetto di utilizzo dello stabile. Anzi, se non avesse portato a un reale aumento dell’emergenza abitativa in città, ci sarebbe da ridere del fatto che in diversi siti di aste e compravendita immobili la nostra ex casa è presentata con destinazioni d’uso e base d’asta diverse:

• Prendendo ad esempio astalegale.net, nella stessa scheda parla prima di immobile a utilizzo “Magazzino” e poco sotto “Immobile residenziale” – con una nuova base d’asta di 498.500 euro;

• Mentre il sito immobiliare.it, lo descrive unicamente come “Capannone industriale” – con una nuova base di offerta per la prossima asta di 374.000 euro.

Inoltre evidenziamo che in entrambi i portali nelle “gallerie fotografiche” pubblicate per invogliare potenziali compratori sono rimaste ancora le foto degli spazi comuni della stanza Brigata, della sala Kobane e doposcuola, delle aree abitative. Ci chiediamo quindi a che gioco stiano giocando gli immobiliaristi di turno e se la giunta comunale, in un contesto come il nostro dove gli sfratti e le richieste di case a prezzi sostenibili non sono mai cessati (e ora anzi aumenteranno data la cancellazione diretta dell’unico e già limitato sostegno al reddito delle fasce più povere come era il RDC), sia consapevole (risposta: ovviamente no) che quella che fu la principale struttura di emergenza in città sul tema abitativo è oggi lasciata all’abbandono mentre le persone ex abitanti si sono dovute arrangiare in abitazioni fatiscenti concesse da ALER, in attesa che il rinnovo annuale venga deciso dai servizi sociali sulla base di comportamenti ritenuti “meritevoli” o meno.

Il nostro caso è stato l’ennesimo sgombero con fini repressivi oltre che speculativi (tra gli ultimi ricordiamo l’azione violenta contro l’occupazione abitativa di via Fortezza a Milano nel giorno stesso della sua apertura e l’azione ipocrita contro la Foa Boccaccio di Monza l’1 agosto all’alba, per pretestuosi motivi di sicurezza), un tentativo di cancellare la comunità del 20092 e le risposte collettive costruite per opporsi all’ingiustizia sociale e all’impoverimento culturale del territorio. Tentativo non riuscito comunque: noi siamo ancora qui e continueremo a seguire con attenzione le vicende di via Cremona (non ultima la prossima asta prevista per il 29 settembre) e a denunciare il vuoto crescente che hanno scavato sprangando e lastrando gli accessi della nostra ex casa-base.

Per tutto il resto, ci continuiamo a vedere per le strade e nei tanti luoghi in città che ci continuano a ospitare per continuare a costruire un territorio più solidale e non al servizio degli accaparratori privati.